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La cultura a Taggia con le giornate FAI di Primavera
7 luoghi aperti al pubblico dalle ore 10 alle ore 18 al costo di euro 3
La chiesa di Santa Maria della Misericordia ed il convento dei padri Domenicani
Tra monaci e signori, contadini e mercanti, storia di una città gioiello
Il complesso di San Domenico rappresenta il più grande museo d'arte e di pittura della Liguria di Ponente.
Realizzato tra il 1460 e il 1490 sotto l'influsso del Domenicano Beato Cristoforo Predicatore a Taggia la chiesa e il convento rappresentano un cenacolo di arte e di cultura nonché una rilevante testimonianza del passaggio dal medioevo al Rinascimento. La chiesa con i suoi dodici altari conserva pregiate opere pittoriche di diversi artisti tra cui tele di L Brea, il Polittico di G Canavesio, la celebre Adorazione dei Magi del Parmigianino rubata nel 1994 e recuperata nel 2003. La biblioteca è ricca di codici miniati, incunaboli, affreschi e numerose edizioni di pregio.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni: Istituto di Istruzione Superiore "C. Colombo" sedi di Sanremo e Taggia
La chiesa di San Martino
Monumento poco noto, innalzato fra XI e XII secolo lungo l'antica strada romana che fino al crepuscolo del Settecento collegava Taggia alla costa seguendo la sponda sinistra dell'Argentina. Probabile fondazione monastica con facciata e portale ben conservati, rimaneggiata nel Seicento e restaurata nel 1940-41. Episodio significativo dell'architettura romanica del Ponente, la cappella fu ritenuta possesso benedettino, ma senza alcun riscontro documentario. All'interno si trovano raffigurati il Cristo in mandorla con i simboli degli Evangelisti (catino absidale) e un Giudizio Universale (navata), oggi frammentario, opera, verso la fine del XV secolo, di un anonimo ligure-piemontese
La chiesa di Santa Maria del Canneto
Edificio romanico di origini altomedievali: si trova fuori dalle mura nella parte settentrionale del borgo. Eretto molto probabilmente nel X secolo è frutto di diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, tra cui le recenti operazioni di consolidamento strutturale delle murature. Conserva il campanile romanico cuspidato, a tre piani di monofore e bifore, circondato da quattro cuspidi minori. L'interno è stato oggetto di scavi per portare alla luce i resti della cripta del XII secolo e delle murature di un tempio più antico e conserva un ciclo di affreschi di Giovanni e di Luca Cambiaso, datato al 1547.
Visite guidate A cura degli Apprendisti Ciceroni:Istituto di Istruzione Superiore "C. Colombo" sedi di Sanremo e Taggia
L'ex chiesa di Santa Teresa
La Chiesa, con pianta centrale a croce greca, è stata edificata all'inizio del settecento, annessa, mediante passaggi pensili , all'omonimo convento delle carmelitane. Dopo l'ottobre del 1798 il convento viene soppresso e il comune di Taggia prende possesso dell'edificio: la chiesa resta officiata ma nel dopoguerra inizia l'abbandono e il degrado, molti apparati decorativi vengono asportati così come il pavimento. Il Comune di Taggia, nel 2006, ha deciso di porre fine allo stato avanzato di degrado che l'ha ridotta quasi allo stato di rudere e ne ha avviato i lavori di recupero per destinarla a spazio per manifestazioni culturali e musicali data l'ottima acustica dell'edificio.
L'ex convento di Santa Teresa
Il complesso che fu monastero è costituito da più corpi di fabbrica frutto di ampliamenti e rimaneggiamenti nel tempo a partire dalla fine del 1500. Dopo il trasferimento delle monache carmelitane ebbe varie destinazioni d'uso per cadere poi in condizioni di grave abbandono e degrado fino al 2011 quando l'amministrazione comunale avviò il restauro e la valorizzazione della parte del vecchio fabbricato di Barbarasa per destinarlo a centro di documentazione e informazione sulla produzione dell'oliva taggiasca.
Il Castello di Taggia
Il Castello è posto sulla parte più alta dell'abitato, domina la piana agricola di Taggia e da questo luogo lo sguardo spazia dal monte Faudo al mare. Antica fortificazione con possenti mura in pietra di origini medioevali è stato per secoli luogo di rifugio per gli abitanti durante gli assalti barbareschi e deposito delle ricchezze della città, poi luogo di concentrazioni di truppe di diversi eserciti e quindi ha subito un lento degrado fino ad ospitare dagli anni '60 del secolo scorso la vasca dell'acquedotto comunale. Frutto di un recente e importante intervento di restauro è dedicato a spazio pubblico per intrattenimento e spettacolo.
Villa Curlo ed il ponte medievale
Si tratta di un'imponente residenza aristocratica suburbana, costituita da diversi corpi di fabbrica databili tra la fine del Settecento ed il principio dell'Ottocento. Un complesso in cui non mancano i momenti di particolare attrattiva, come il giardino all'italiana o la tardobarocca cappella gentilizia, che si affaccia sulla strada con un prospetto indipendente. L'interno rispecchia i gusti collezionistici del secolo XIX. Il Comune di Taggia, che ne è entrato in possesso per lascito testamentario, ha recentemente portato avanti un importante intervento di restauro delle facciate e del giardino che verrà presentato al pubblico proprio in occasione delle Giornate FAI di primavera.
maggiori info: www.giornatefai.it/
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