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INFO

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Esposizione motociclistica

Esposizione motociclistica

data evento     Domenica 25 Giugno 2017

luogo evento     Diano Marina

luogo evento     Apri la mappa - Vai a Google Maps

Centro Stampa Offset

Passeggiata a mare (tratto tra il porto turistico ed il Molo delle Tartarughe)
Molo delle Tartarughe

Esposizione monotematica dei motocicli "Parilla", i pezzi più pregiati e ambiti a livello mondiale che, assieme ad altre marche, hanno fatto la storia d'Italia del dopoguerra.

Un po’ di storia della famiglia Parrilla

Giovanni Parrilla, fondatore della”MOTO PARILLA” nasce a Corigliano Calabro il 21 Ottobre 1911,ultimo di 7 fratelli,da Giuseppe Parrilla e Zefira Catalani. Giuseppe è ufficiale del Savoia Cavalleria e durante un campo a Mantova conosce Zefira , figlia di un grossista di legname,e la porta con sé in Calabria. Per mantenere i sette figli,deve poi emigrare a New York presso un parente che ha uno stabilimento di pipe,e da là invia quel che può di denaro in Italia. Zefira si trasferisce a Mantova per avere i parenti più vicino,e Giovanni Parrilla cresce studiando alle scuole tecniche e facendo esperienza nel tempo libero presso un’elettrauto”Lucidi e Restagni” a cui Zefira paga lire 5 al mese per tenere a bottega Giovanni. Nel 1918,il 28 Ottobre, ultimo giorno di guerra, muore il fratello Angelo, di anni 19, Tenente negli Arditi, a cui lo Stato concede la Medaglia D’Oro al Valore Militare.

All’età di anni 22, Giovanni si trasferisce a Milano e lavora in una autorimessa come elettrauto.Dopo tre anni si mette in proprio e apre un’officina in Viale Sabotino,vicino a Porta Romana.Gli affari vanno a gonfie vele perché l’azienda di Giovanni diventa in breve la prima elettrauto di Milano.Si sposa con Amina,anche Lei mantovana e dalla loro unione nasce nel 1938 Giuliana. Allo scoppio della Guerra mondiale, Giovanni deve partire per la Campagna d’Africa,da cui torna a fine guerra. Amina deve mantenere aperta l’aziende con i tre dipendenti,ma perdendo gran parte dei clienti. Al Suo ritorno, in breve Giovanni ripristina la condizione iniziale, e mette al mondo altri due figli,Angelo e Achille.Purtroppo Giuliana muore nel 1946. Giovanni, in una discussione da bar con dei sostenitori della moto Guzzi, sostiene che si può fare di meglio, e per scommessa inizia a programmare la costruzione di un prototipo a cui pensava da prima della Guerra. Nel 1946, nasce la prima Moto Parilla 250 cc. Monoalbero a cui fa subito seguito una 250 cc. Bialbero, con cui un pilota di nome Braga partecipa al Gran Premio D’Autunno a Monza,scontrandosi con le dominatrici Moto Guzzi. Braga vince con gran distacco e da questo momento Giovanni da il via ad una produzione vera,aprendo una grande fabbrica e mettendo in produzione la 250 Monoalbero, considerata la moto più bella al mondo per quei giorni. Nel 1949 la Bialbero 250 da corsa è la moto più costosa in Europa (lire 990.000; con questa cifra si poteva acquistare una villa di 7 vani con giardino in località turistica) e viene venduta solo a pochi fortunati(ne furono costruite solo n. 20 esemplari e venduti 14; le altre 6 erano usate dal reparto corse).

Tra le vittorie della 250 ci sono due Milano - Taranto: 1951 (1° assoluto) e 1952. Il successo economica è travolgente, e la Moto Parilla, con 1200 dipendenti e un indotto di circa 7000 aziende, produce in 12 anni più di 140 modelli. Pensate che seconda come numero di modelli è la Moto Morini con 52. Giovanni acquista a Bassano del Grappa la ditta di biciclette Wilier Triestina, e la riporta in poco tempo al vertice del mercato Italiano, annoverando tra i ciclisti ufficiali Magni, Bartali, Coppi, Maspes e Gaiardoni, questi due ultimi Campioni Mondiali di velocità ad inseguimento nei velodromi. Tra il 1954 e il 1958 la Moto Parilla sconvolge il mercato USA, divenendo la più venduta, a scapito della Harley Davidson. Ottiene nelle competizione USA più di 2000 vittorie. Nel 1959 Giovanni produce il 1° motore per Go-Kart a valvola rotante, unico al mondo.

Il mercato delle moto intanto va per tutti a rotoli con l’avvento della Fiat 500,venduta di proposito ad un costo inferiore ad una moto di 175 cc.,e soprattutto per l’obbligo imposto di proposito ai motociclisti di conseguire una patente, nonché per la decisione assurda di un pretore di sospendere tutte le competizioni motoristiche su strada dopo la morte del conte De Portago alla 1000 miglia del 1959. L’immagine della moto subì un colpo tremendo; come se fossero proibiti il Giro d’Italia o il Tour de France per le biciclette. Nel 1961 Giovanni apre una fabbrica di motori per Go-Kart denominata SAETTA, e nel giro di un anno il motore prodotto diventa il più venduto in Europa e nel Mondo. Nel 1968 Giovanni, a cui i Go-Kart non hanno cancellato il ricordo della Sua Grande Azienda Motociclistica, si ritira dalla attività e lascia il posto ai figli Angelo e Achille, che nel 1971 aprono una nuova azienda di nome”DAP”, che produrrà in breve sia motori che telai per Go-Kart,divenendo nel giro di quattro anni prima azienda al mondo nel settore.



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