In caso di maltempo le date e gli orari degli eventi potranno subire variazioni.
ASPRO A COMPROMESSI
COME LA ROCCIA SOTTO IL SOLE DI LUGLIO
NASCE IL RUVIDO MUSIC FEST.
DUE PIAZZE, DUE CONCERTI.
GROOVE NERO, FUNKY CONTAMINATO
E INCURSIONI NELL’ANIMA CON NICHOLAS’ GROOWERS.
DANZE SELVAGGE DOMATE IN LEVARE,
STILE IMPECCABILE, E UN SALTO NELLE STRADE DI KINGSTON
DEGLI ANNI ‘60 CON L’ORIGINAL SKA DEI THE LIONSTEADY (MI).
L’ENTROTERRA ALZA IL VOLUME
STAY TUNED, STAY RUDE.
RUVIDO sa di Joe Strummer e di maestrale, di Nina Simone e di terra e di arbusto, di Doreen Shaffer e della montagna dura e selvatica, sa di James Brown e di Otis Reddings, sa di blues e di funky e di carrugi. RUVIDO nasce dal basso, dalle ragazze e dai ragazzi di Apricale. Pianta le sue radici nel ritmo del magaglio e in quello dei bar, nelle tele degli artisti, nelle pentole delle cucine e nella piazza. Una giornata di musica senza secondi fini, autogestita e supportata dalla comunità.
Non esiste nulla di più ruvido dell'offbeat potente, del levare che cambia il ritmo in ciò che tocca, che mette a nudo questa sporca vita e che la rivendica. Ska, rocksteady, una voce del popolo contro i pregiudizi di classe e il razzismo, contro la mancanza di prospettive economiche e le ingiustizie ma anche festa e stile, urla, ritmo, momenti felici, dolore e amore, con i rude-boys e le rude-girls, il riflesso della crisi profonda e l’influenza della Strada negli studi di registrazione. Quest’estate Apricale alza il volume.
Stay tuned, stay rude.
RUVIDO MUSIC FEST:
Nicholas'Groowers dalle 18.00
Ad aprire la festa saranno loro, il ponente ligure legato a doppio filo all'altoforno della Black Music, quattro musicisti e quattro storie per un palco capace di far vibrare il suolo con fusioni e contaminazioni fuori dagli schemi. Alla fine delle danze consigliato tenersi stretta l'anima.
The Lionsteady dalle 22.00
Il ruvidissomo main stage della piazza di Apricale si illuminerà con il rocksteady, il reggae e l’original ‘60 ska della band milanese. Nati nel 2015 da esperienze del calibro degli Arpioni, dei Vallanzaska e degli Shandon, in una formazione da "magnifici sette" del bluebeat, per una serata all'insegna del sound originale della Kingston dei primi anni sessanta.
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