ACCETTO
NEGO
Ai sensi del regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR), ti informiamo che per offrirti un'esperienza di navigazione sempre migliore questo sito utilizza cookie propri e anche cookie di partner selezionati.
Se vuoi saperne di più ti invitiamo a leggere la nostra informativa sulla privacy e anche la nostra cookie policy. Troverai anche le istruzioni per modificare i tuoi consensi.
PRIVACY POLICY COOKIE POLICY
NOTE PER LA PRIVACY: nel momento in cui manderete dati personali attraverso i contatti e/o moduli di contatto su questo sito, questi dati verranno trattati come descritto nella Privacy Policy.
NOTE PER I COOKIE: Non è possibile disabilitare i cookie tecnici ma soltanto cookie di profilazione.
Premendo ACCETTO vengono abilitati tutti i cookie.
Premendo NEGO i cookie di profilazione vengono bloccati. Ti informiamo che negando i cookie di profilazione alcune parti importanti del sito potrebbero non funzionare. Premendo sul pulsante NEGO i cookie di profilazione precedentemente installati su questo dominio verranno cancellati, mentre per l'eliminazione dei cookie di profilazione salvati su domini esterni occorre richiedere la revoca ai titolari di tali domini mediante gli appositi link inseriti nella cookie policy.
puls torna su
facebook Riviera Eventi twitter Riviera Eventi instagram Riviera Eventi
icona freccia destra

INFO

In caso di maltempo le date e gli orari degli eventi potranno subire variazioni.

Mostre d'arte

Mostre d'arte

data evento     Giovedi 27 Dicembre 2018

luogo evento     Andora

luogo evento     Apri la mappa - Vai a Google Maps

Centro Stampa Offset

Giovedì 27 dicembre presso il Contemporary Culture Center di Palazzo Tagliaferro l'inaugurazione della mostra "Light Seeds | Nino Alfieri", a cura di Christine Enrile. Previsto l’intervento dell’architetto Gisella Gellini, ricercatrice della cultura della luce con particolare riferimento alla Light Art. Nino Alfieri, artista fra i più attivi esponenti della Light Art, abbraccia con la sua arte la scultura, la pittura, la musica, la luce. Ogni sua opera ha un rimando al passato, all'archeologia e nello stesso tempo al futuro. Nino Alfieri artista contemporaneo basa la realizzazione dei suoi lavori su due elementi principali ovvero Natura e Fisica attraverso la scelta di differenti materiali quali metalli, ceramiche, terrecotte, terre crude e svariate tecniche fondate sullo studio della riflessione della luce e della fluorescenza. Egli sperimenta l’utilizzo di fonti riflettenti utilizzate dietro alle sculture in legno e gesso per creare a parete auree luminose, senza l’utilizzo dell’elettricità, efficaci sia con la luce solare che con la luce artificiale d’ambiente. L’approfondimento del metasmerismo, scienza che studia i fenomeni ottici che consentono ad un colore di variare alla nostra vista se esposto a differenti tipi di illuminazione ha permesso all'artista di sfruttare mirabilmente la luce in tutte le sue possibili manifestazioni. La sua ricerca concettuale è un percorso, un viaggio ininterrotto in divenire. Nino Alfieri cerca risposte nelle sue creazioni attraverso una inedita commistione di scultura, pittura, luci, suoni. Ogni sua opera attrae quasi fosse un buco nero. Luci che infrangono forme in imprevedibili sequenze, in contrasti luminosi, suoni che cambiano impercettibili, improvvisi, non immaginati, non previsti colori che giocano con le ombre, sfumature che si intrecciano e poi ritornano e si ricompongono. Nell’osservare le opere di Nino Alfieri si viene assorbiti per attimi brevi ma al contempo intensi come quando all’improvviso un panorama mozzafiato compare all’orizzonte inaspettato e meraviglioso. Significati profondi, metafisici sono espressi dalle opere dell’artista il quale vive l’Arte nella contemporaneità sperimentando come un mangiafumo arcaico, cesellando, accarezzando, accostando e rielaborando con la forza della sua intuizione e della sua fantasia, sondando terreni imperscrutati nascosti. La contemplazione delle opere selezionate per la mostra “Light Seeds” porterà i visitatori ad uno straniamento con l’ambiente circostante, il tempo si ferma, si coglierà l’attimo e magicamente ogni fruitore percepirà l’intento, il contenuto recondito e lo farà suo, lo personalizzerà secondo il suo proprio essere. Fondamentale, nelle opere di Nino Alfieri, è il suono utilizzato dall’artista come estensione auditiva delle potenzialità evocative di ogni lavoro quale imprescindibile elemento costitutivo necessario al completamento ed alla comprensione dell’intera opera.


Al Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Palazzo Tagliaferro inaugurazione, alle 17,00, della mostra "Pina Inferrera | Natura Altera", a cura di Christine Enrile. Pina Inferrera, nata a Messina, dopo aver conseguito la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e opera a Mozzo, nei pressi di Bergamo. Attratta dalla Natura, a partire dagli anni 2000 inizia a dedicarsi alla fotografia digitale, su carta baritata, dai forti contrasti luministici e dai colori saturi, a video ritmati acusticamente su risonanze organiche o astratte ed a magiche scatole retro-illuminate che rappresentano la proiezione della sua visione di un mondo incontaminato. L’artista con molta pazienza indaga luoghi da lei conosciuti e poco frequentati in quanto la presenza umana risulterebbe un elemento di disturbo. La luce è elemento fondamentale delle sue opere il cui tema varia a seconda delle piccole variazioni create dall’illuminazione naturale. L’artista indaga la natura catturando le atmosfere con le quali si è sentita più in sintonia. Nelle sue fotografie vengono catturati tre stati naturali: quello aereo costituito dalla luce e dal cielo, quello materiale dato dagli alberi e dal fogliame che rappresentano il soggetto più evidente con cui confrontarsi e quello acqueo che si trova nella superficie specchiante in cui ciascun elemento converge per assumere nuove, vitali sembianze. La “scoperta” dell’acqua permette all’autrice di introdurre nelle sue immagini una ulteriore finezza perché il riflesso delle luci e la delicatezza dei cromatismi confondono lo sguardo introducendo però uno spiazzamento percettivo che ha la lievità di un gioco. Pina Inferrera riflette sull'ambiente e sulle trasformazioni che questo subisce a opera dell'uomo. Nei suoi scatti vengono presentati boschi, laghi e lande ghiacciati immersi in un'atmosfera fantastica e volutamente irreale. Gli alberi sembrano grandi piovre con radici e rami che appaiono come tentacoli. I visitatori entreranno in rapporto con una visione di una natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. Le fotografie proposte nelle sale di Palazzo Tagliaferro faranno riflettere il pubblico che si troverà di fronte a degli scenari malinconici di una natura deturpata. Quelli di Pina Inferrera sono ritratti di bellezze naturali ambigue, rovinate dall’uomo e tuttavia fruibili. Le immagini fotografiche si muovono fra reale e surreale, propongono uno studio della realtà obiettivo ma non rinunciano comunque a creare una visione particolarmente poetica. Attraverso il suo lavoro l’artista indaga le relazioni fra uomo e natura sottolineando l’importanza del rispetto dell’ambiente.

Da giovedì a domenica ore 15 – 19
Aperture Straordinarie:
dal 28 dicembre al 6 gennaio dalle ore 15 alle 19
31 dicembre dalle 15.00 alle 16.30



Apri la mappa - Vai a Google Maps