In caso di maltempo le date e gli orari degli eventi potranno subire variazioni.
All'inizio della pandemia nella scorsa primavera ci siamo inventati una nuova convivialità, un nuovo modo per scambiare tempo e contenuti.
È nato così "Un caffè verde con...", il nuovo format di Dirette della Fondazione Vincenzo Casillo: un dialogo con un ospite ogni volta diverso che in qualche maniera è riuscito a dimostrare che il mondo può essere un posto migliore.
Abbiamo scelto di offrire idealmente una tazza di caffè verde perché a differenza del consueto caffè nero è più ricco di proprietà benefiche, perché contrasta la stanchezza. Perché non lo servono nei bar, si fa a casa. Come adesso.
E perché il verde è il colore della Fondazione Casillo e delle cose che danno speranza.
Per tutte queste ragioni, quelli che vi proponiamo sono Incontri che fanno bene.
Abbiamo scelto di riprendere durante l'autunno proponendovi nuovi appuntamenti che avranno cadenza mensile.
Perché abbiamo ancora bisogno di scoprire quante cose si possono fare con la bellezza.
Abbiamo ancora sempre bisogno di Incontri che fanno bene.
Il terzo del nuovo ciclo di Caffè Verdi lo offriamo a Davide Sapienza, scrittore, geopoeta, giornalista e traduttore d'eccezione di Jack London.
Nel 2004 pubblica "I Diari di Rubha Hunish", che lo porta a diventare autore di reportage di viaggio per prestigiosi magazine.
Dal 2013 firma reportage sul Corriere della Sera (dorso Bergamo).
Tra i suoi libri più noti: La musica della neve, Scrivere la natura, Camminando, Il Geopoeta, Avventure nelle terre della percezione.
Partendo da quest'ultimo progetto letterario esploreremo la pratica della Geopoetica e ci domanderemo in che modo la poesia del territorio possa diventare un parametro della vita sociale.
Oggi più che mai abbiamo davanti un nuovo futuro nel quale ognuno di noi può diventare protagonista di una civiltà fondata sui diritti della natura.
Abbiamo disimparato a pensare come una montagna, ad oscillare e radicarci come gli alberi, a scorrere come i fiumi.
Che legame c'è tra la nostra geografia fisica e quella interiore?
Vivendo il territorio con il corpo percepiamo l’importanza della rigenerazione, del riciclo, del flusso continuo.
Parlare di diritti civili in quest’epoca significa parlare di diritti della natura, senza i quali difficilmente si potrà sperare di esprimere una società che si ponga la domanda di cosa vuole fare di se stessa, se davvero ha intenzione di scegliere con cura e cultura le proprie priorità.
La pratica geopoetica, con i cammini e i seminari, ha portato Davide Sapienza a sviluppare progetti in Norvegia, Portogallo, Lussemburgo.
Dialoga con gli ospiti Marilù Ardillo, responsabile comunicazione della Fondazione Casillo.
Vi aspettiamo sulla pagina Facebook della Fondazione Casillo: www.facebook.com/FondazioneVincenzoCasillo
URL evento: https://www.facebook.com/Fonda...
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