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Gran finale domenica 25 marzo per la seguitissima stagione teatrale del Comune di Ventimiglia, con Ascanio Celestini e il suo inedito "Pueblo": una narrazione in perfetto stile dell’autore romano, nelle periferie geografiche e umane della società.
Per informazioni & prenotazioni telefoniche:
Ufficio Manifestazioni Comune di Ventimiglia
tel. 0184.6183225 (dal lunedì al venerdì, dalle h 9 alle h 13)
email: teatro@comune.ventimiglia.it
Teatro comunale di Ventimiglia
Ascanio Celestini in
“PUEBLO”
di ASCANIO CELESTINI
con Ascanio Celestini e Gianluca Casadei
suono Andrea Pesce
Produzione Fabbrica srl
in co-produzione con RomaEuropa Festival 2017 e il Teatro Stabile dell’Umbria
Violetta è una giovane donna che lavora in un supermercato. Non le piace il lavoro che fa. Lavora alla cassa dove fatica anche ad alzarsi per andare al gabinetto. Allora immagina di essere una regina. E nella sua immaginazione anche il mondo che si trova fuori dal supermercato è un reame, pieno di gente interessante che lei incontra e che le racconta storie.Tutti questi personaggi e le loro storie interagiscono, si incrociano, soprattutto attraverso un altro personaggio chiave del racconto: una ex prostituta proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche maniera tutti finiscono.
Ideale continuazione dello spettacolo Laika, Pueblo rivive negli stessi luoghi: il bar, il luogo dove tutto accade; il supermercato, il luogo della fatica, come il marciapiede, la fabbrica; la periferia, intesa come margine del mondo, ma anche isola dove l’umanità è più forte, più viva e più visibile proprio perché nessuno guarda. Violetta non è soltanto uno dei personaggi della storia, ma incarna un mondo di disillusioni, di sogni traditi e di vite vissute tra la fatica del quotidiano e la bellezza delle persone che vi si incontrano.
Ancora una volta Ascanio Celestini ci trascina tra le chiacchiere di questi disperati, che poi disperati non sono se non agli occhi altrui, e ci restituisce un mondo fatto di povertà ma anche di rara bellezza, di ignoranza ma anche di atavica saggezza, e come nel miracolo finale di Laika anche qui si assisterà a prodigi straordinari che nessuno noterà.
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